La cura della comunicazione viene spesso sottovalutata in molti ambiti lavorativi, eppure è un aspetto molto importante, ancora di più nel caso dei professionisti sanitari. Infatti, il percorso di cura si esalta in una comunicazione efficiente, sia nei confronti dei pazienti che dei colleghi.
Saper adeguare la propria comunicazione in base all’ambiente in cui si opera, a chi si ha di fronte e alla situazione da affrontare non è un “di più” per un operatore sanitario, bensì una parte sostanziale della propria professione, da non trascurare.
Comunicare: un approccio diverso per ogni situazione
Nella sua quotidianità il professionista sanitario si ritrova a comunicare in situazioni anche molto diverse tra loro che richiedono quindi approcci differenti. Quali sono queste situazioni? Come trovare le modalità giuste per esprimersi in base al contesto in cui ci troviamo e le persone a cui ci rivolgiamo?
Lo abbiamo chiesto a Roberta Federici, attrice, life coach, esperta di comunicazione e docente del corso La respons-abilità di comunicare che ci ha fornito una serie di consigli preziosi da adottare nel lavoro di tutti i giorni.
- Comunicare con i pazienti e i loro familiari
I pazienti e i familiari dei pazienti si trovano a contatto con gli operatori sanitari in momenti molto delicati, in cui si sentono impauriti, spaesati, tesi, dubbiosi e non dimentichiamolo, indifesi. Occorre che il professionista sia attento e fornisca un ascolto empatico, scelga le parole che i pazienti possano capire, sia misurato e “si disarmi”, cioè che eviti di farsi trasportare dalle emozioni negative che può captare. Farsi trasportare dalle emozioni altrui è anche peggio che indulgere nelle proprie quando queste rischiano di essere negative.
- Comunicare con i colleghi durante le riunioni di lavoro
Durante le riunioni occorre sforzarsi di comprendere il punto di vista dei colleghi, anche qui l’ascolto è importante. Ogni persona può apportare un contributo utile, sta a noi coglierlo e arricchirlo. Pensare di essere gli unici detentori della verità è estremamente limitante. In corsia e nella pratica lavorativa, la comunicazione deve essere il più possibile chiara. Occorre imparare a formulare correttamente domande e offerte e ricordarsi sempre che è nostra responsabilità spiegarci al meglio e anche accertarci che il nostro messaggio sia correttamente interpretato. Non a caso parliamo di “responsabilità di comunicare”.
- Comunicare con i colleghi in situazioni di emergenza
Le situazioni di emergenza sono per loro natura momenti di tensione, che di per sé rischia di diventare un’emozione limitante, di cui è facile diventare ostaggi. Quindi occorre tenerla sotto controllo. Sarà utile in questi casi, appoggiarsi a protocolli e parole chiave concordati e assicurarsi che siano ben conosciuti da tutti.
- Comunicare durante un convegno e presentazioni di fronte a un pubblico
Comunicare a un convegno davanti a un pubblico, che può anche essere numeroso, richiede abilità specifiche del public speaking, come il saper organizzare il discorso, scegliere un approccio piuttosto che un altro, saper tenere l’attenzione attraverso cambi di tono, di velocità e usando le intenzioni corrette, oltre a una buona conoscenza della propria persona e della propria fisicità. Non dimentichiamo mai che il paraverbale e il non verbale rappresentano la percentuale maggiore di veicolo della comunicazione. Il tutto va utilizzato per comunicare sicurezza e competenza senza mai dimenticare di fare attenzione al feedback che ci torna dalla sala.
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