Social e professionisti sanitari: come gestire le proprie pagine professionali  

Negli ultimi anni, l’avvento dei social media ha rivoluzionato la comunicazione in molti settori, compreso quello della sanità. La relazione tra pazienti e professionisti sanitari ha subito un profondo cambiamento, grazie alla possibilità di connettersi, interagire e condividere informazioni tramite piattaforme online.
I pazienti insistono per avere il numero di telefono dei professionisti sanitari, in modo da poterli contattare su WhatsApp; pullulano, su Instagram e su YouTube, contenuti di stampo sanitario pensati tanto per i pazienti, quanto per gli studenti delle diverse professioni.
Comunque sia, questa trasformazione ha aperto nuove porte all’accesso all’informazione medica, all’educazione sanitaria e alla partecipazione attiva dei pazienti nel proprio percorso di cura.

Esplorare l’impatto dei social media nella comunicazione tra pazienti e professionisti sanitari diventa, pertanto, un argomento di grande interesse, in quanto offre opportunità di miglioramento nell’assistenza sanitaria e promuove una maggiore condivisione di conoscenze e esperienze. 

Social e professionisti sanitari: i canali sono tutti uguali? 

Uno studio pubblicato su Jama  sostiene che l’utilizzo delle Emoji può essere estremamente vantaggioso durante l’interazione con i pazienti, tanto da considerarle parte integrante della comunicazione in tutte le fasi, dalla visita alla diagnosi alla cura.
Questo implica una trasformazione del linguaggio per renderlo più iconico e comprensibile. Tale trasformazione coinvolge anche il modo in cui i professionisti sanitari comunicano attraverso i propri profili social professionali.

Utilizzare i canali social consente di comunicare direttamente con i pazienti, condividere contenuti utili, creare fedeltà e mostrare il proprio lato umano. Tuttavia, è essenziale scegliere il canale appropriato. 

La comunicazione digitale: conoscerla per metterla in pratica 

La comunicazione digitale può essere definita come l’insieme di attività finalizzate alla creazione e diffusione di contenuti multimediali tramite tecnologie digitali come computer, tablet e cellulari. In questa guida, esamineremo due tipi di contenuti nella comunicazione digitale: quelli di rapido consumo e quelli evergreen o long-form.

I contenuti di rapido consumo sono immediati, attuali, numerosi e tendono a scomparire rapidamente dal feed, come i post pubblicati sui social network. Sono estremamente utili per stabilire una relazione duratura con il proprio pubblico e vengono apprezzati dal web, che valorizza la coerenza nel pubblicare contenuti costantemente.
D’altra parte, i contenuti evergreen o long-form sono più approfonditi e hanno implicazioni a lungo termine. Ad esempio, pensiamo ai video su YouTube o agli articoli pubblicati su un blog. Questi contenuti consentono di esplorare temi specifici, differenziarsi e valorizzare le competenze tecniche. Offrono un valore duraturo nel tempo e possono essere una risorsa preziosa per l’audience interessata a informazioni più approfondite. 

Comunicazione social del professionista sanitario: quali canali utilizzare per quale scopo? 

Un professionista sanitario che desideri aumentare la visibilità della propria professione e dei servizi offerti attraverso i social media ha diverse opzioni da valutare in base ai propri obiettivi.  
Uno studio italiano pubblicato su Journals ha dimostrato come i social media possono essere un canale efficace per promuovere l’interesse del pubblico verso i contenuti di qualità che i professionisti sanitari sono in grado di creare, e che vi consigliamo di leggere.
Comunque sia, esistono diversi canali con linguaggi, toni di voce e pubblici di riferimento diversi. Vediamo i principali social network sui quali costruire la propria presenza. 

  • LinkedIn è utile per rafforzare il collegamento e creare un confronto con i colleghi, ma potrebbe non essere la piattaforma più adatta per presentare i servizi ai pazienti. L’obiettivo è creare una reputazione attraverso il personal branding, diventando visibili e diventando un punto di riferimento nell’area di specializzazione. Il tono deve essere professionale e distaccato, ma comunque familiare.
    LinkedIn, tra l’altro, si fa fondamentale nella condivisione delle pubblicazioni e dei traguardi lavorativi raggiunti; è il canale perfetto per certificare la propria preparazione, i corsi di aggiornamento seguiti, e creare discussioni stimolanti con altri professionisti circa il lavoro effettuato.  
  • Facebook è uno dei primi social network, ed è pensato per creare condivisione e vicinanza con i pazienti e potenziali clienti, che possono contattare facilmente i professionisti. Messenger, in particolare, è uno degli strumenti più utilizzati per contattare il professionista sanitario.
    A oggi, Facebook resta un canale importante per avvicinarsi ad altri professionisti sanitari, attraverso i gruppi: che siano pensati per unire i lavoratori di un determinato ospedale, o i professionisti in un determinato ambito, i gruppi Facebook permettono vicinanza, contatto tra le persone e la possibilità di condividere aggiornamenti, news, pubblicazioni e per pubblicizzare convegni.  In genere, il tono di voce è amichevole, frizzante e spontaneo.  
  • Instagram e TikTok sono ottime piattaforme per la divulgazione e la creazione di contenuti. Condividere le proprie conoscenze attraverso video, storie, reel o post specifici consente agli specialisti di mettere al centro dei propri profili social il proprio ambito di interesse, intrattenendo i potenziali clienti con contenuti di facile fruizione e condivisione, senza dare l’impressione di essere educatori.  
  • YouTube è utilizzato per la comunicazione empatica attraverso i video. – approfondimenti/studenti/video istantaneo. Inoltre, offre ai professionisti sanitari uno spazio virtuale dove possono condividere conoscenze, educare, stabilire connessioni e coinvolgere attivamente i pazienti nella gestione della loro salute. Utilizzando in modo appropriato questa piattaforma, i professionisti sanitari possono ampliare la loro portata e migliorare la comunicazione con pazienti e colleghi. 
  • Avere un proprio sito web con una sezione “news” può essere un ulteriore strumento per emergere e presentarsi, pubblicando articoli scientifici di valore comprensibili anche per il pubblico non esperto. Un sito web costruito correttamente deve avere una pagina chiara che indichi come il professionista può essere contattato, e contenere, oltre a dati anagrafici e indicazioni curriculari, i luoghi in cui riceve, il numero di telefono, l’indirizzo e-mail ecc. 

L’importanza della Privacy 

La privacy è un aspetto fondamentale da considerare nella comunicazione digitale, specialmente quando si tratta di salute. I professionisti sanitari gestiscono dati sensibili e sono soggetti a specifiche normative di tutela. Anche la telemedicina, che coinvolge l’invio di immagini e video da parte dei pazienti, richiede particolare attenzione alla privacy.
Ecco alcune cose importanti da tenere a mente quando si comunica online. 

  • Preservare l’identità delle persone assistite e assicurarsi che le informazioni pubblicate non permettano la loro identificazione (in conformità all’art. 9 del Regolamento UE 679/2016). 
  • Evitare di diffondere immagini o informazioni che possano violare i diritti di privacy e riservatezza dell’assistito. È consigliabile configurare correttamente le opzioni di privacy dei social media. 
  • Evitare contenuti offensivi e diffamatori: la pubblicazione di contenuti considerati offensivi o lesivi della reputazione altrui è un reato che riguarda non solo i professionisti sanitari, ma l’intera popolazione. La diffamazione può essere aggravata se perpetrata attraverso i social media, secondo l’art. 595 del Codice penale. 
  • Evitare di condividere foto in ambiente di lavoro: scrivere post, pubblicare storie e fotografie durante il servizio può danneggiare la reputazione del professionista e della struttura in cui opera. 
  • Usare il buon senso: Internet non perdona, quindi è importante ricordare che pazienti, colleghi e datori di lavoro potrebbero visualizzare ciò che viene condiviso online. 

In conclusione, il rapporto tra social media e professionisti sanitari si è dimostrato un terreno fertile per una comunicazione più efficace e un coinvolgimento attivo dei pazienti. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che l’utilizzo corretto dei social media richiede competenze specifiche e una conoscenza approfondita delle dinamiche comunicative online. Se non ci si sente sicuri o competenti nell’utilizzare al meglio questi strumenti, è importante chiedere aiuto ai professionisti della comunicazione. Questi possono fornire supporto, consigli e strategie mirate per gestire la presenza sui social media, mantenendo un equilibrio tra l’aspetto professionale e la riservatezza dei pazienti. 

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